domenica 9 settembre 2012

"What happened to your wrist?"


10 SETTEMBRE 2012.

Per molti di voi questa è una data come un'altra, per molti significa il ritorno sui banchi di scuola, per altri uno degli ultimi giorni di libertà rimasti, ma per me significa molto di più di tutto questo e non solo per me.
Oggi è la giornata dedicata a tutti coloro che abbiano mai provato,pensato o siano mai riusciti nell'intento di togliersi la propria vita da soli. Stiamo parlando del Suicide Awareness Day.
Oggi è una giornata a me molto cara perchè io sono una di quelle persone, sono una persona che sin da quando aveva poco più di 10 anni ha pensato a come sarebbe stato togliersi la vita guardando film come 'Il giardino delle vergini suicide' e 'Ragazze interrotte'. Ero una bambina che si guardava dentro e si vedeva spezzata in due, vedeva la propria infanzia buttata nel cassonetto dal proprio padre, ormai troppo lontano dalla mia vita per essere chiamato 'papà', mentre l'altra parte di lei voleva solo tornare a casa da sua mamma a piangere e a dirle tutto ciò che le era stato fatto, ma non poteva.
Perchè sto scrivendo tutto questo? Perchè penso che la fuori, tra di voi, ci siano persone con molto più bisogno di aiuto di me e io voglio essere la persona pronta a darvelo. E' il motivo per cui ho scelto psicologia e non importa se alcuni di voi pensano che io sia una povera schizzata, forse è anche vero, forse sono davvero schizzata e forse ho più bisogno di aiuto di tutti voi, ma una cosa è certa: non me ne starò zitta a guardare qualcuno di voi ripetere i miei stessi errori.
All'età di 14 anni mi sono ammalata di anoressia nervosa, sono arrivata a pesare 28 kg e a essere poco più di un'ombra, mi si poteva guardare di lato senza notare la mia presenza attuale e si poteva contare sulle dita di una mano la quantità di cose che ingerivo in una giornata e la quantità di cose che riuscivo ad espellere tramite l'uso di lassativi. Le mani in questo momento mi sono diventate pesanti come non mai e il cuore mi batte a mille, perchè so che scrivendo questo post mi esporrò alle vostre critiche e ai vostri giudizi, ma non mi importa. Se questo può aiutare qualcuno di voi non mi importa.
La mia malattia non è nata dal desiderio di essere magra, di assomigliare a una di quelle modelle perfette che vediamo nei giornali di moda, no. Il mio desiderio è nato dal bisogno di controllare tutto ciò che potevo controllare, di controllare il mio corpo e di porre fine a quella vita piena e intrinseca di terrore che stavo vivendo e che stavo facendo vivere a mia mamma senza dirle nulla. Volevo scomparire e sapevo che questa malattia mi avrebbe mangiato tutti gli organi e me li avrebbe prosciugati al punto tale da farmi collassare una volta per tutte. Ed è quello che è successo, sono collassata, più volte anche, e pian pianino i miei reni hanno iniziato a non andare più come dovevano, il mio fegato si è ammalato di una malattia che ho tutt'ora e che mi costringe a sentirlo allargarsi sotto i miei vestiti ogni volta che ingerisco anche solo dell'acqua e infine il mio cuore ha iniziato a peggiorare portandomi ad avere dei disturbi cardiaci più o meno seri.
Per quanto possano dirvi su questa malattia, la verità è che è impossibile uscirne completamente e da allora io ho sempre lottato contro di essa come se fosse il mio peggior nemico; ho allontanato mio padre grazie all'aiuto del tribunale e infine ho cercato di aiutare me stessa tramite psicologi e non solo nella lotta contro questo fantasma che superava anche quello dell anoressia: il fantasma del suicidio.
Ho provato a togliermi la vita una seconda volta in questi anni, ma questa volta è stata più recente rispetto ad allora e parliamo di qualche mese fa, verso la fine di aprile. La mia vita aveva preso una piega che mi aveva messo profondamente in crisi, le persone che mi circondavano non erano interessate al mio benessere e non si facevano mai sfuggire commenti malevoli sul mio stato d'essere e sul mio comportamento facendomi sentire una psicopatica allo stato brado. Ero stata alienata, lentamente il gruppo di amici che era tutto ciò che mi rimaneva aveva deciso di chiudersi e di escludermi da loro facendomi sentire inadatta ogni volta che provavo a sentirli o che provavo ad uscirci. Mi sono state dette frasi come "Io non voglio finire all'ospedale per colpa tua" oppure "La tua è un'amicizia malata" oppure "Morirai sola" o anche "Tu per me sei morta" e io con il passare del tempo ho iniziato a pensarlo davvero, a pensare di essere morta. Se non potevo esistere per loro per chi avrei dovuto esistere? Per chi avrei dovuto lottare? Non vedevo altra via d'uscita e avevo bisogno di sentirmi ancora viva fisicamente perchè moralmente ero morta, quindi ho iniziato a tagliarmi. All'inizio si trattava di tagli piccoli e innocenti, taglietti che mi servivano solo per sentirmi viva, per sentire il dolore sulla mia pelle, dolore che mi ricordasse che vivevo ancora per qualche motivo a me sconosciuto. Con il passare del tempo i tagli sono peggiorati e sono arrivati a essere sempre più grandi portandomi a dover comprare delle garze per coprirli completamente. Ho provato a suicidarmi una sera di maggio cercando di prendere 10 delle pastiglie che il mio psichiatra mi aveva prescritto in minima dose, ma penso che in quel caso ciò che mi abbia salvata sia stato qualcuno dall'Alto dei Cieli perchè tutt'ora non mi spiego come io abbia fatto a risvegliarmi la mattina dopo nel mio letto senza stare male come chissà che cosa.
Il mio non vuole essere un tentativo di attirare la vostra attenzione, ma vuole essere un modo per spiegarvi che anche le persone più vicine a voi, le persone che vi possono sembrare apparentemente più forti e indistruttibili, le persone che odiate di più, hanno dei problemi e a volte questi sono anche più gravi di quello che possiate pensare.
Io ho 20 anni e la mia vita non la scambierei MAI con quella di nessun altro perchè non vorrei mai che qualcuno vivesse quello che ho vissuto io, non vorrei mai che qualcuno andasse in crisi d'astinenza da antidepressivi e ansiolitici durante un viaggio a Parigi con la propria madre per trovarsi a svenire in giro per i monumenti di quella bellissima città. Non vorrei mai che qualcuno di voi si trovasse ad avere un passato del genere verso cui voltarsi una volta adulto.
Vi prego, vi IMPLORO di non dare MAI niente per scontato, non date MAI per scontata la vita di una persona con la quale scambiate anche solo due persone.
"Che cosa è successo al tuo braccio?" è una domanda che mi sento fare spesso dalle persone che vedono le cicatrici di ciò che mi sono fatta mesi e mesi fa sul polso sinistro. La mia risposta? Il silenzio. Il silenzio perchè è quello che mi è successo, l'assenza di qualcuno a cui dire tutto ciò che stavo passando. Questo non deve più succedere.
Io non sono guarita né dall'anoressia né dalla depressione, ma ci sto provando e vorrei che almeno oggi uno dei vosti pensieri sia dedicato a una di quelle persone che hanno provato a togliersi la vita anche solo una volta, anche solo con il pensiero.

13 commenti:

  1. Ciao Lia, ho letto questo post con gli occhi lucidi perchè alcune cose che hai vissuto le ho passate anche io... voglio solo dirti di rimanere sempre fedele a te stessa perchè in fin dei conti tu sei l'unica persona su cui potrai fare affidamento in futuro. Ricordati sempre che anche i momenti più difficili passano e che in qualche modo tutto il male che ricevi prima o poi tornerà indietro alle persone cattive che te l'hanno procurato.
    Non sei sola.
    Valentina.

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    1. Grazie mille delle tue parole Vale, davvero. Non augurerei mai a nessuno di passare ciò che ho passato io, ma come ben sappiamo il karma esiste e se ne frega delle persone con cui ha a che fare.

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  2. Non ho mai passato quello che tu hai passato e stai passando, mai. Perché nonostante anche il mio passato non sia stato esattamente rose e fiori, non posso definirmi depressa, anche se costantemente (o quasi) malinconica, perchè... no. Non sono qui per raccontarti i miei problemi. E non sono nemmeno qui per dirti un misero 'mi dispiace', inutile e apatico come se mi facessi pena. Non mi fai pena, io ti ammiro. Volevo dirti che leggendo questo post mi è venuta in mente una mia 'amica' e quasi mi è venuto da vomitare. Lei fingeva. Fingeva di passare tutto quello che tu hai passato. Fingeva di essere anoressica per attirare l'attenzione di non so chi per non so cosa. Fingeva, anzi no, questo lo fa tutt'ora, di avere una grave malattia cardiaca che le blocca la respirazione. E poi graffi sulla schiena, bulimia, depressione che la costringeva a prendere delle pillole. Ma io so che fingeva, finge e fingerà ancora e ancora. Perché un'anoressica non perde due chili in due mesi e poi rinsavisce. Perché non si prendono pillole per un mese o due e poi si torna ad essere felici. Perché se lo si fa inconsciamente i graffi sulla schiena persistono fino a che i tuoi problemi non spariscono. La bulimia non dura solo qualche settimana.
    E tutta questa finzione mi fa schifo. Schifo perché so che c'è gente che sta male davvero e non lo fa per essere al centro dell'attenzione nel gruppo di amici. Lo fa perché ha problemi veri. E non "Io lo amo e lui no" dopo che lo conosci da due settimane ed hai solo tredici anni. Soprattutto se quello era il quinto o il sesto ragazzo per cui lei lo diceva.
    Scusa per questo piccolo sfogo, volevo solo farti sapere che stai facendo una grande cosa per aiutare tanta gente che può prendere esempio da te per essere più forte e per tenere testa alle difficoltà.
    Ho scritto love sul mio polso sinistro stamattina.
    Non sei sola, Lia.

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    1. sei forte e ti ammiro perchè nonostante tutto tu non hai mandato all'aria questa amicizia. penso che la tua amica abbia ugualmente bisogno di te,perchè se c'è così tanto bisogno di mentire allora significa che c'è bisogno di aiuto.

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  3. Mi dispiace davvero tanto per quello che ti è successo... :( Non so cosa dirti,anche perchè io non ci sono mai passata,però ti posso dire una cosa..vai dalle tue amiche,dalle persone a cui vuoi bene,e stai con loro,distraiti,fai altro e non pensare alla tua vita...io lo faccio sempre,quando sono triste,e quando non ho nessuno con cui confidarmi,scrivo sul mio blog. Perchè scrivere mi fa bene,mi aiuta. Comunque, tornando a te... non disperare, la felicità arriva sempre prima o poi... me lo dico sempre ;)
    Baci.
    B. ♥§

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  4. Mi spiace per ciò che ti è successo, e ti capisco ho 16 anni ma giuro ti capisco, ho passato cose simili alle tue, ho pensato più di una volta di togliermi la vita e ho ancora le cicatrici sparse per il mio corpo, so che questa è una malattia e non si guarisce ma bisogna fare di tutto per rimanere forti. Questo giorno è importante. Voglio dirti che ti ammiro e che ammiro che tu sia ancora qui.
    Ho scritto Love sul mio polso, l'ho scritto dove prima avevo tutti i tagli rossi che facevano male.
    Potrai reputarmi piuttosto bambina per dire questo ma se ho imparato una cosa è che bisogna lottare per la vita perché è un dono e tutti noi meritiamo di goderci questo dono che ci è stato fatto, bisogna AIUTARE le persone e credo che tu scrivendo questo abbia fatto capire che le persone non vanno mai lasciate sole.
    Non sarai MAI sola.
    - C

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    1. grazie per il tuo pensiero e sappi che NON sei e NON sarai mai sola. ♥

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  5. Sai, io ho un'amica, ormai direi più solo conoscente.
    Si taglia, e ho sempre pensato lo facesse per farsi notare, per attirare l'attenzione; un giorno su twitter, ha confermato in parte i miei pensieri, dicendo che se si tagliava, era solo per sentirsi considerata.
    Il problema, è che aveva tantissimi amici, solo che ha iniziato a spingerli via tutti, me compresa; ero la sua migliore amica.
    Ho lottato per rimanerle vicino, finchè avrei potuto l'avrei aiutata.
    Poi però, ho fatto il grave errore di abbandonarla, di arrendermi.
    Ho sempre odiato il fatto che si tagliasse, lei non ne aveva bisogno, lei non aveva passato niente di tutto quello che hai passato tu, era stata male solo per un ragazzo, ma aveva 13 anni quando è successo e insomma, tutti stiamo male per amore; perciò ho iniziato a non sopportare chi si tagliava, non ne capivo il motivo. Pensavo che per molti era solo una moda, solo un modo per sentirsi al centro dell'attenzione.
    Tu invece, tu mi hai fatta riflettere tantissimo.
    Hai passato delle bruttissime cose, che credo non si meriti nessuno.
    Ma sii forte, tu non sei sola.
    -el

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    1. l'importante è che tu abbia capito che cosa avevi sbagliato :) chiunque può prendere qualche piccola cantonata nella vita e non dire che hai fatto un errore: era destino.

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  6. Ho pianto, non mi vergogno più di dirlo perchè è nella mia normalità ormai.
    Non sai quanto spesso piango perchè io come te sto male, malissimo, e nessuno se ne rende conto.
    Non sono anoressica, anzi, sono fin troppo in carne e questo è il motivo che mi ha condotto lentamente verso la bulimia.
    In un mese ho perso venti chili e ancora non sono abbastanza, almeno secondo me.
    Ero stufa degli sguardi di scherno e dei sorrisini strafottenti di chi mi passava accanto, o peggio, di conoscenti e amici.
    Ero così stufa di sentirmi ripetere quanto fossi grassa e brutta da non riuscire a sopportare più quella situazione.
    Lì è entrato in scena l'autolesionismo: una sera d'inizio agosto, quando ero in vacanza dai miei zii con mia madre, mi sono chiusa in bagno e ho iniziato a farmi del male mentre piangevo senza emettere nessun suono perchè nelle stanze accanto tutti dormivano beatamente e, ovviamente, non volevo destare sospetti.
    Mi hanno visto piangere per giorni interi e pensavano fossero i soliti problemi da adolescenti, non pensavano affatto a qualcosa di più.
    Adesso mi rendo conto di aver sbagliato ma il desiderio di tagliarmi è sempre in agguato.
    Sto cercando di resistere: lo faccio per me, per dimostrare a me stessa che ne ho la forza ma a dir la verità sento di essere in bilico.
    Ho paura di ciò che mi aspetta, paura di ciò che potrei farmi se solo cedessi.
    Grazie, grazie perchè so di non essere sola, grazie perchè mi hai dato la tua testimonianza e quando lo starò per rifare mi ricorderò di te e di tutte le ragazze che lo fanno e magari ci ripenserò.
    Grazie!
    #Y

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    1. ylaria, se vuoi io sono sempre qui. sappi che non sei sola, non lo sarai mai.

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    2. grazie mille, è importante sentirselo dire certe volte.

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  7. sei una persona meravigliosa, e non ho mai smesso di pensarlo. leggendo queste parole mi sento una merda ad aver rovinato il rapporto che avevo con te, ma che vuoi, ero una coglioncella. spero di essere una persona migliore, una persona che non da nulla per scontato.

    -una persona che non ha mai smesso di volerti bene anche se probabilmente non lo sapevi.

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